Il cittadino che subisce la mutilazione degli organi genitali femminili

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Confesso che non avevo mai letto l’art. 583 bis del Codice penale, «Pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili», introdotto nel codice dalla Legge 9 gennaio 2006, n. 7 «Disposizioni concernenti la prevenzione e il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile». La finalità della legge è indicata all’art. 1:  «In attuazione degli articoli 2, 3 e 32 della Costituzione … Continua a leggere

“Le professioni hanno un nome preciso e nel mio caso è ‘direttore d’orchestra’” (Beatrice Venezi)

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Ieri, Beatrice Venezi ha detto ad Amadeus, che le chiedeva se preferisse essere chiamata direttore o direttrice: «Per me quello che conta è il talento e la preparazione con cui si svolge un determinato lavoro. Le professioni hanno un nome preciso e nel mio caso è ‘direttore d’orchestra’». Beatrice Venezi è libera di voler essere chiamata direttore d’orchestra (ma non … Continua a leggere

Le parole dei Presidenti

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I giornalisti hanno scoperto l’analisi linguistica dei testi istituzionali. Senza saperla fare, tranne poche eccezioni. I difetti sono i soliti, già segnalati in questo blog: il ricorso a uno strumento terribilmente rozzo come le word cloud, il riferimento alle forme brute (cioè i verbi nelle diverse forme flesse, i sostantivi considerati solo al singolare o al plurale), trattate, però, come … Continua a leggere

Sinonimi, ripetizioni e onestà intellettuale

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Anna Masera, public editor (cioè garante dei lettori) alla «Stampa» dal 2016 (dopo aver coordinato la redazione web dello stesso giornale dal 1999), ha pubblicato oggi un articolo intitolato Il vaccino non è un siero, e nemmeno un antidoto. Non è un articolo di divulgazione scientifica, ma una riflessione sul linguaggio giornalistico. L’articolo parla delle critiche ricevute perché, in alcuni articoli che parlano … Continua a leggere

La pazzia testuale di Palazzo Chigi

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Il 7 ottobre 2020 il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto-legge n. 125 «Misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e per la continuita’ operativa del sistema di allerta COVID, nonché per l’attuazione della direttiva (UE) 2020/739 del 3 giugno 2020». In poche parole, è stata prorogata «la dichiarazione dello stato … Continua a leggere

L’eredità di Gianfranco Folena

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In questi giorni mi è capitato di leggere alcuni lavori di una giovanissima storica della lingua, romana di formazione, ma attiva ora all’Università di Siena, Veronica Ricotta.  Due dei suoi articoli iniziano con una citazione di Gianfranco Folena.   Questo è un bellissimo segnale, con il quale voglio ricordare, nel centenario della sua nascita (avvenuta a Savigliano, in provincia di … Continua a leggere

Coronavirus: come il Ministero dell’Interno avrebbe potuto scrivere l’autodichiarazione

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Questo post, pubblicato qualche giorno su Facebook fa da un professore dell’Università di Torino, e i relativi commenti mostrano che non è solo un mio pallino quello di criticare la qualità di scrittura di quel «piccolo foglio di carta» (come l’ha definito il Capo della polizia, il prefetto Franco Gabrielli in una risposta a un mio articolo nel «Mattino di … Continua a leggere

Coronavirus: il modulo che massacra l’italiano

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Anche in questo post, faccio mio il titolo di un articolo uscito nei giorni scorsi. Si tratta dell’articolo di Mariangela Mianiti, apparso sul «Manifesto» del 22 marzo 2020, che commenta brevemente, e con un piglio giustamente critico, la lingua di una delle tante versioni dell’autodichiarazione che deve essere compilata e firmata da chi ha la necessità di uscire di casa … Continua a leggere

Coronavirus: il dovere di essere chiari

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Rubo il titolo all’articolo che Sabino Cassese ha pubblicato sul «Corriere della sera» di oggi, 24 marzo 2020. Cassese dice una cosa importante, in modo chiaro e semplice: «Non si comprende, invece, perché i nostri governanti continuino a scrivere proclami così oscuri. L’ultimo decreto del presidente del Consiglio dei ministri, annunciato in televisione la sera del 21 marzo, firmato la … Continua a leggere

Tullio De Mauro e i libri di base

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Qualche giorno fa, dopo cena, mi sono addormentato e sono stato rapito da strane fantasie. Ho immaginato di essere stato chiamato a collaborare a «Repubblica». Sono certo che a più di un mio collega potrebbe capitare un sogno del genere. A molti piacerebbe, come a me, di poter scrivere in un giornale autorevole come quello, letto da moltissime persone (sì, … Continua a leggere