L’eredità di Gianfranco Folena

In questi giorni mi è capitato di leggere alcuni lavori di una giovanissima storica della lingua, romana di formazione, ma attiva ora all’Università di Siena, Veronica Ricotta.  Due dei suoi articoli iniziano con una citazione di Gianfranco Folena.

Ricotta-Lessico-artistico

 

Ricotta-Volgarizzamenti

Questo è un bellissimo segnale, con il quale voglio ricordare, nel centenario della sua nascita (avvenuta a Savigliano, in provincia di Cuneo, il 9 aprile 1920), il mio Maestro. Credo che non ci sia nulla di meglio per un professore e uno studioso che ha fatto della creazione di una Scuola uno dei punti di forza della sua attività universitaria, essere ricordato per il segno che ha lasciato nelle generazioni successive di studiosi, ben oltre la durata della sua vita.

Ho già dedicato in questo blog un post al mio ricordo di Gianfranco Folena, e ne ho scritto due volte nel «Mattino di Padova» (il 12 marzo 2017 e oggi). Ma oggi, a cent’anni dalla sua nascita, è bene ricordare quanto il suo insegnamento sia ancora vivo oggi.

Oltre alla testimonianza, se vogliamo aneddotica, con cui ho iniziato questo post, possiamo attingere a una fonte più sistematica, Google Scholar: sebbene, per sua natura, questa risorsa non possa andare troppo indietro nel tempo, in quanto si basa sul censimento delle citazioni reperibili in rete, il riscontro che dà delle citazioni delle opere di Folena è tuttora notevole, se confrontato con i risultati di altri studiosi, tuttora in attività, del suo stesso settore disciplinare.

citazioni-folenaColpisce la graduatoria, un po’ inattesa. Il lavoro più citato è Volgarizzare e tradurre, il breve saggio pubblicato da Einaudi nel 1991, dopo che era uscito, nel 1973 nel volume La traduzione, saggi e studi, edito a Trieste dalla LINT.

Solo al secondo posto, e distanziato, il suo capolavoro, L’italiano in Europa. Esperienze linguistiche del Settecento, uscito anch’esso da Einaudi, nel 1983 (e vincitore, in quello stesso anno, del  Premio Viareggio per la saggistica).

Segue il rifacimento del vocabolario di Fernando Palazzi, uscito come Palazzi-Folena nel 1992, cui non arrise una fortuna editoriale (ma che ha, invece, suscitato evidentemente l’interesse degli studiosi, anche perché è stato il primo vocabolario italiano dell’uso a corredare i lemmi con la data di prima attestazione).

 

 

L’eredità di Gianfranco Folenaultima modifica: 2020-04-09T19:38:01+02:00da cortmic
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