“Codesto”: se non ne conosci il significato, non usarlo!

Un comune della provincia di Palermo deve liquidare la fattura che la Telecom gli ha inviato per la linea telefonica temporanea attivata durante il periodo delle elezioni. Il capo-area, per motivare il pagamento, fa riferimento alla fattura “trasmessa a codesto ufficio“. Ma di quale ufficio si tratta?

codesto,lingua italiana

 codestoUn bel problema. La determinazione (così si chiama la decisione assunta da un dirigente) non è diretta a nessun ufficio; d’altra parte codesto indica una cosa che è lontana dall’emittente e vicina al destinatario. Ma se non c’è un destinatario, di quale ufficio si sta parlando? La risposta è facile. Si riferisce all’ufficio che sta emettendo la determina. Chi ha scritto il documento, per alzare il tono del suo testo (insomma, per apparire figo), ha voluto usare codesto, aggettivo dimostrativo disusato nella lingua comune (al di fuori del Centro Italia). Ma non ne sa dominare il significato e, di conseguenza, lo ha erroneamente usato al posto di questo. Ma allora perché non usare senz’altro questo?

Il Comune di Borgetto non è solo. C’è il Comune di Caprarica di Lecce, che, in un’altra determina, fa di peggio: una volta usa questo, una  volta codesto, per non essere monotono:

codesto,lingua italiana

E lo stesso fa, ripetutamente, la Regione Emilia-Romagna in un suo documento. Ma scommetto che gli esempi si potrebbero facilmente moltiplicare.

Allora: non arrivo alla proposta drastica di Giovanni Acerboni di abolire codesto, ma un appello alla coscienza dei propri limiti, questo sì lo faccio. Se un dirigente, un funzionario, un impiegato non usa nella propria lingua quotidiana codesto, faccia a meno di usarlo anche nei suoi scritti: corre il rischio di fare errori pacchiani. Se ha bisogno di riferirsi al suo interlocutore, usi i possessivi: così il suo ufficio sarà il nostro ufficio e quello a cui si rivolge sarà il vostro ufficio (per es. “Comunichiamo che oggi è stata depositata nella nostra segreteria la proposta di composizione del vostro ufficio per il triennio 2012-14”: rapida proposta di riscrittura di un documento della Corte di appello di Napoli).

Quando scriviamo (ovunque, non solo nella pubblica amministrazione), cerchiamo di non strafare. È così facile evitare gli errori: basta non avventurarsi in territori linguistici che non si conoscono.

“Codesto”: se non ne conosci il significato, non usarlo!ultima modifica: 2012-03-04T13:30:00+01:00da cortmic
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