“che” tuttofare e fuori posto

Soliti sobbalzi leggendo il giornale:

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Mi riferisco ancora una volta al “Mattino di Padova”. Non è l’unico giornale in cui si trovano svarioni, ma  è uno dei giornali che leggo e così mi balzano agli occhi errori che quasi certamente troverei anche in altri quotidiani, se li leggessi.

Qual è il problema? È chiaro: la frase “anche in questo locale mancava il listino con i prezzi delle consumazioni che, dopo essere stato segnalato al Settore Commercio, verrà sanzionato” dice una cosa diversa da quella che vorrebbe dire. Siccome il complementatore che va riferito all’antecedente più prossimo, sembra che ad essere sanzionato sarà il listino dei prezzi e non il locale.

Ma perché, in questo come in mille altri testi, capita di produrre enunciati così infelici? Probabilmente perché riteniamo che l’unico modo per costruire un testo linguisticamente elaborato sia quello di produrre frasi complesse (nel senso tecnico del termine: frasi che legano delle proposizioni secondarie alla frase principale); però non tutti, e non sempre, sono in grado di costruire bene il collegamento tra secondaria e principale, soprattutto nella collocazione delle frasi relative.

In molti casi, si possono costruire testi più chiari, corretti, e a volte più eleganti, evitando la subordinazione e preferendo la paratassi. Per trasmettere correttamente il contenuto della frase incriminata, si poteva scrivere: “anche in questo locale mancava il listino con i prezzi delle consumazioni; per questo, il locale, dopo essere stato segnalato al Settore Commercio, verrà sanzionato”.

Però, attenzione, il giornalista del “Mattino di Padova” è colpevole solo di mancato controllo. L’errore, infatti, è primariamente della Polizia Municipale. È nel sito del Comune di Padova, pagina Gli interventi della Polizia Municipale in città, che compare per la prima volta l’errore:

 

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Insomma, irrimediabilmente colpevole di lesa grammatica è la Polizia municipale di Padova.

Una postilla. Nella versione cartacea dell’articolo, manca la frase incriminata (ormai possiamo ben usare un linguaggio poliziesco). Ma non mancano gli errori: proprio nella seconda frase, si legge: “un’azione congiunta delle forze dell’ordine ha effettuato dei accertamenti nei ristoranti cinesi …”. Non occorre commentare.

 

 

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“che” tuttofare e fuori postoultima modifica: 2012-03-14T00:33:00+01:00da cortmic
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Un pensiero su ““che” tuttofare e fuori posto

  1. Ciao Michele, noto anch’io, da diverso tempo, che la grammatica è “violentata” brutalmente anche da chi dovrebbe conoscerla (mi riferisco ai giornalisti e a chi occupa cariche più o meno istituzionali: deputati, consiglieri comunali, etc.). La cosa è così generalizzata che mi sforzo di accettarla come espressione di una “evoluzione” del linguaggio; penso che non tutti sono dei fighetti come me che hanno fatto il classico (almeno spero che costoro non escano da un liceo!!!) e che l’importante è capire (magari interpretando come in questo caso !!), ma tant’è…questa è la situazione. Ciao

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