Prossimo e successivo

0000.jpgAutostrada Trieste-Venezia, tra San Stino di Livenza e Cessalto: un pannello a messaggio variabile informa che l’area di servizio più vicina si trova a 9 km. E aggiunge che la prossima, in direzione Milano, è a 69 km. Ma come? La “prossima” non è a 9 km?

La contraddizione è facile da disambiguare: il messaggio intende dire che l’area di servizio più vicina è a 9 km, e quella successiva 60 km dopo. Ma, per l’appunto, Autovie venete doveva scrivere successiva, non prossima: prossima significa “la più vicina rispetto al luogo in cui si trova il messaggio”. Non credo che possiamo pretendere che i tecnici di Autovie venete (magari anche provvisti di laurea, mettiamo in Ingegneria) sappiano che prossimo è un aggettivo deittico, un aggettivo, cioè, che indica la collocazione di un luogo o di un tempo  rispetto al luogo o al tempo dell’enunciazione e non rispetto a un altro luogo o tempo indicato nel testo; però, che conoscano la lingua italiana, questo sì che possiamo pretenderlo. Altrimenti, non scrivano i messaggi dei pannelli e lascino questo compito a chi lo sa fare (magari ai laureati in Lettere o in Comunicazione).

Prossimo e successivoultima modifica: 2012-02-28T23:24:00+01:00da cortmic
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