Un auspicio
Parlando di scrittura amministrativa sono solito citare, estraendola con una certa forzatura dal suo contesto, una frase di Claudio Magris (1977: 111-112): «la correttezza della lingua è la premessa della chiarezza morale e dell’onestà. Molte mascalzonate e violente prevaricazioni nascono quando si pasticcia la grammatica e la sintassi e si mette il soggetto all’accusativo o il complemento oggetto al nominativo, ingarbugliando le carte e scambiando i ruoli tra vittime e colpevoli, alterando l’ordine delle cose e attribuendo eventi a cause o a promotori diversi da quelli effettivi, abolendo distinzioni e gerarchie in una truffaldina ammucchiata di concetti e sentimenti, deformando la verità». Questa citazione vale ancora di più per la legge fondamentale di uno stato, nella quale afflato morale e tensione stilistica vanno di pari passo; e se manca l’una è lecito dubitare della presenza dell’altro.
Ora [scrivevo nel 2009], è facile immaginare che nei prossimi anni il legislatore si eserciterà ancora nell’aggiornamento della nostra Costituzione. È chiedere troppo ai nostri attuali, e futuri, legislatori di affiancare a un aggiornamento del contenuto del testo un sano conservatorismo nella resa stilistica, che permetta di mantenere il carattere di solennità, ma anche di chiarezza e di leggibilità del testo del 1947?
L’italiano è la lingua ufficiale della Repubblica nel rispetto delle garanzie previste dalla Costituzione e dalle leggi costituzionali.
La proposta di modifica, approvata dalla Camera, non ha completato l’iter per lo scioglimento del Parlamento.
La soluzione proposta risulta al profano del tutto infelice, in quanto avrebbe portato nella Costituzione un riferimento alle garanzie della Costituzione stessa, come se quello aggiunto fosse l’articolo di un’altra legge, e non una parte della stessa legge fondamentale. Insomma, si sarebbe creato una sorta di giro vizioso logico e una netta disparità rispetto all’intera testualità del testo costituzionale.
Riconosce l’italiano come fondamento culturale della Nazione e propria lingua ufficiale.
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Regole e suggerimenti 2007 = Regole e suggerimenti per la redazione dei testi normativi. Manuale per le Regioni promosso dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome con il supporto scientifico dell’Osservatorio legislativo interregionale. Terza edizione, 2007 (è disponibile all’indirizzo http://www.parlamentiregionali.it/dbdata/documenti/%5B48749bf0f3ef4%5Dmanuale_drafting_12.07.pdf).