Semplifica Italia: semplifica anche la lingua!

madiaSemplifica Italia è una parte del sito del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione (carica attualmente ricoperta dalla ministra Maria Anna Madia). Semplifica Italia – cito dal sito – è «una politica, un progetto fatto di tanti interventi finalizzati a ridurre i costi della burocrazia per cittadini e imprese. Queste pagine web sono uno strumento a disposizione di coloro che vogliono conoscere la semplificazione per far valere i propri diritti o desiderano contribuire alle politiche di semplificazione per l’Italia».

semplifica_italiaMagnifico. Però, può esistere una semplificazione dell’amministrazione pubblica senza che vi sia una semplificazione del linguaggio? Oppure, ha senso che un sito che vuole aiutare i cittadini a far valere i propri diritti utilizzi il solito vetusto linguaggio burocratico? Certo che no. Si tratta di domande puramente retoriche. Anche un bambino capisce che non può esistere una semplificazione dell’amministrazione pubblica se non è accompagnata da una semplificazione del linguaggio. E chiunque capisce che l’uso del linguaggio burocratico tradizionale è in piena contraddizione sia con le politiche di tutela dei diritti dei cittadini sia con l’utilizzo del web come strumento di comunicazione. Chiunque tranne, pare, gli autori dei contenuti del sito.

Con i miei studenti e, soprattutto (per ragioni numeriche), con le mie studentesse delle lauree magistrali, abbiamo analizzato una pagina specifica, quella relativa al diritto del cittadino di presentare domande o dichiarazioni per via telematica. A dire il vero, la pagina si intitola Obbligo di accettare istanze e dichiarazioni inviate per via telematica, e già questo mostra quanto sia vecchia la prospettiva da cui è scritta questa pagina: non quella che vede al centro il cittadino e i suoi diritti, bensì quella che vede al centro l’amministrazione e i suoi doveri.

obbligo

Ma poi anche il lessico usato è del tutto inadeguato ai fini dichiarati dal sito e all’utilizzo di una pagina web. Basti pensare al ricorso a istanza, uno pseudotecnicismo facilmente sostituibile, senza danno, con parole più comuni, come domanda; oppure alla locuzione responsabilità dirigenziale e disciplinare, o alla locuzione preoposizionale in capo a; oppure, ancora, alla nominalizzazione insorgenza. L’intera frase «l’eventuale inosservanza comporta l’insorgenza di responsabilità dirigenziale e disciplinare in capo al titolare dell’ufficio competente» ha un sapore di stantio che stride in un testo diffuso attraverso il web.

Ma poi, la pagina contiene sia le informazioni che preannuncia nel titolo, sia le diverse possibilità per presentare una domanda in via telematica, sia le diverse possibilità per presentare le domande nei modi tradizionali. Allora ci siamo chiesti: non sarebbe meglio dividere i due diversi nuclei informativi, e pensare a due pagine diverse, che eventualmente si linkano mutuamente?

A partire da questa analisi, abbiamo provato a riscrivere la pagina. Ecco la nostra proposta.

Diritto del cittadino di presentare domande e dichiarazioni per via telematica

Il cittadino può presentare alla pubblica amministrazione domande e dichiarazioni per via telematica. Le modalità di presentazione telematica sono stabilite dal Codice dell’amministrazione digitale (CAD).

Se le domande o le dichiarazioni, correttamente presentate, non vengono accettate, il titolare dell’ufficio competente deve rispondere dell’inosservanza.

Il link alle modalità di presentazione rinvia a una seconda pagina, che potrebbe avere questi contenuti:

Modalità di presentazione di domande e dichiarazioni

Il cittadino può scegliere se presentare domande e dichiarazioni per via telematica o nei modi tradizionali.

Per inviare domande e dichiarazioni per via telematica, il cittadino può:

  • firmarle, scansionarle e inviarle per posta elettronica allegando la fotocopia del proprio documento di identità
  • sottoscriverle con firma digitale e inviarle per posta elettronica certificata (PEC ) o posta elettronica ordinaria
  • inviarle via PEC se il firmatario è stato identificato al momento dell’attivazione.

Per presentare domande e dichiarazioni nei modi tradizionali, il cittadino può:

  • consegnarle di persona, firmandole di fronte al dipendente addetto
  • firmarle e presentarle all’ufficio con allegata la fotocopia del proprio documento di identità
  • firmarle e inviarle per fax o per posta con allegata la fotocopia del proprio documento di identità.

Siamo coscienti che qualcuno potrebbe suggerire ulteriori miglioramenti o segnalare errori o improprietà; ma crediamo che l’impostazione generale del testo e le scelte lessicali e sintattiche siano nettamente migliorative del testo iniziale. Soprattutto crediamo che l’impostazione che abbiamo dato sia coerente con la semplificazione e l’utilizzo del web.

coppolaRegaleremo il nostro piccolo prodotto alla ministra Madia, e al deputato Paolo Coppola, preparato e capace consulente per l’Agenda digitale. Confidiamo che possano concordare sul fatto che pigiare sull’acceleratore della digitalizzazione senza pensare agli aspetti comunicativi e linguistici non è efficiente e si tramuta in uno spreco, anche solo parziale, di denaro.

 

Semplifica Italia: semplifica anche la lingua!ultima modifica: 2014-06-09T23:55:14+02:00da cortmic
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