Dono natalizio a giuristi, legislatori, magistrati, avvocati

federigo_bambiFederigo Bambi, storico del diritto dell’Università di Firenze, con spiccati interessi linguistici, ha scovato una bella citazione degli inizi del Novecento. L’ha inserita nel suo articolo La chiarezza della lingua del diritto, pubblicato nei «Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno» (XLII, 2013, pp, 191-200). Eccola: «ma scriviamo dei libri prima di tutto in una lingua tale che si possano intendere. È ora finalmente di ricordarsi di questo, perché vi è parecchia gente che crede che un libro sia tanto più scientifico quanto diritto_commercialepiù si allontana dal vocabolario italiano. E non è una raccomandazione puramente lessicografica la mia: è una raccomandazione che tende a richiamare gli autori alla chiarezza delle idee. Una idea non può essere giuridica se non in quanto sia chiara; perché il diritto è arte di tracciare limiti, e un limite non esiste se non in quanto sia chiaro. E poiché non vi è pensiero giuridico se non in quanto sia chiaro, tutto ciò che è oscuro può appartenere forse ad altre scienze, ma non al diritto!» (Vittorio Scialoja, Diritto pratico e diritto teorico, «Rivista del diritto commerciale» IX, 1911, I, p. 942).

Vittorio Scialoja, autore di queste parole, è stato giurista, senatore del scialojaRegno, più volte ministro (della Giustizia, per la Propaganda di guerra, degli Esteri), presidente dell’Accademia dei Lincei.

Dono questa citazione ai colleghi giuristi, ai legislatori, ai magistrati, agli avvocati, perché in questa pausa natalizia meditino su questa grande verità e perché, auspicabilmente, cambino il loro modo di scrivere.

Dono natalizio a giuristi, legislatori, magistrati, avvocatiultima modifica: 2013-12-23T20:48:10+01:00da cortmic
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