Un mondo di traduzioni

edl-flag.gifNell’ambito delle manifestazioni per la Giornata europea delle lingue, la Direzione generale per la traduzione della Commissione Europea ha organizzato al Palais Charlemagne di Bruxelles un seminario su Translation and Mother Tongue.

miguel_saenz.jpgIl seminario, coordinato da Francisco De Vicente, Direttore della Direzione Generale della Traduzione,  è stato aperto da due relazioni, una del traduttore spagnolo Miguel Sáenz, accademico della Real Academia de España, autore della versione spagnola di opere di scrittori come Thomas Bernhard, Salman Rushdie o Günter Grass, e una mia. Ne è seguito un lungo dibattito, di cui trovate in rete il video (ma la ripresa dell’evento comincia al minuto 1:58:00, perché l’inizio è stato ritardato da una esercitazione di evacuazione del palazzo sede dell’incontro).

Il tema è stato ben scelto. La traduzione è oggi un processo centrale nella diffusione della conoscenza nel mondo moderno.

bruxelles.pubblico2.jpgCi sono le traduzioni vere e proprie. È il caso, ad esempio, dei libri scritti in lingua straniera e pubblicati nei diversi Paesi, siano essi testi di narrativa, di poesia, di saggistica. Sono dichiaratamente testi tradotti e anzi presentano, generalmente, il nome del traduttore in una posizione relativamente visibile nel testo (a volte addirittura nel frontespizio). Dichiaratamente traduzioni sono anche i doppiaggi di film stranieri, in quei Paesi, come l’Italia, nei quali si rinuncia a proiettare il film in lingua originale (magari con i sottotitoli), ma si sostituisce la lingua originale degli attori con la lingua del pubblico.

bruxelles.pubblico1.jpgCi sono, però, anche le cosiddette traduzioni coperte (“covert translations”), cioè traduzioni vere e proprie, effettuate in genere da professionisti, ma che ai lettori non appaiono chiaramente come tali. Ad esempio, la normativa che viene emanata dall’Unione europea (direttive, regolamenti …) o da altre istituzioni internazionali (si pensi alle dichiarazioni dei diritti) o i contenuti di accordi bilaterali o multilaterali. Ma sono quasi sempre traduzioni anche le versioni nella lingua nazionale delle istruzioni per l’uso di apparecchi di uso comune, spesso d’importazione o pensati, comunque, per un mercato internazionale.

Ma oggi ci sono anche traduzioni occulte, cioè testi che non si presentano come traduzioni, frutto di rielaborazioni, non necessariamente prodotte da professionisti, di testi in lingua straniera. Basti pensare, in un mondo nel quale le fonti di informazione sono sempre più uniformate, a molti articoli giornalistici di politica estera (ma spesso anche di costume), che per forza di cose provengono dalla rielaborazione, più o meno profonda, di dispacci di agenzia o di articoli in lingua straniera. Oppure al recepimento delle norme bruxelles2.jpginternazionali nelle norme nazionali: queste norme sono scritte nella lingua del singolo Stato, ma sono una rielaborazione, a gradi diversi di fedeltà, di regole e principi originariamente concepiti e redatti in altre lingue. Ma al destinatario risultano come testi scritti nella lingua nazionale.

L’italiano delle traduzioni ha delle caratteristiche particolari, che hanno iniziato a essere studiate. È possibile che l’estendersi della quantità di traduzioni di cui usufruiamo ogni giorno possa incidere sull’attuale sviluppo della lingua italiana.

Un mondo di traduzioniultima modifica: 2013-09-29T10:53:25+02:00da cortmic
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