Il degrado linguistico del Comune di Padova. Epilogo

sala_consiglioIl 29 settembre il Consiglio Comunale di Padova ha approvato, con qualche fibrillazione (e ora con qualche strascico giudiziario, amministrativo e pure penale) il Regolamento di polizia urbana di cui mi ero occupato nel post di maggior successo di tutta la storia di questo blog. Cosa è successo dei punti a proposito dei quali avevo notato gravi errori o inadeguatezze linguistiche?

Cominciamo dalla duplicazione di divieti relativi all’accattonaggio. Il testo è rimasto invariato:

ART. 10 Accattonaggio
1. È vietata la richiesta di elemosina sulle aree pubbliche od aperte al pubblico.
2. In tutto il territorio comunale è vietato chiedere l’elemosina con petulanza o molestia o esponendo cartelli od ostentando menomazioni fisiche o con l’impiego di minori e/o di animali.

A dire il vero, la stessa maggioranza aveva sentito il bisogno di dare un senso a quello che, così come era ed è scritto, è puro non senso, e voleva differenziare le sanzioni per le violazioni al primo comma da quelle per il secondo comma. Ma si sono sbagliati, e il testo è rimasto inalterato. Si provvederà, dicono, in seguito.

Sono rimasti inalterati l’assurdo sintattico del comma 2 dell’art. 5:

2. In particolare è vietato:
a) sedersi o sdraiarsi per terra in luoghi diversi da parchi, giardini pubblici ed argini, salvo diversa prescrizione dell’Amministrazione, sdraiarsi sulle panchine o utilizzandole anche in modo improprio o impedendone l’uso ad altre persone occupandole con oggetti o indumenti personali, o rendere inaccessibili i luoghi destinati al pubblico passaggio o ostruire le soglie degli ingressi agli edifici pubblici o privati;

l’anacoluto del comma 6 dell’art. 2:

Il Sindaco, secondo modalità stabilite con propria ordinanza, può attribuire a dipendenti comunali diversi dagli appartenenti al Corpo della Polizia Locale o a dipendenti di società o aziende partecipate dal Comune le funzioni di controllo del rispetto del presente regolamento e all’accertamento delle relative violazioni.

lo stereotipo del comma 8 dell’art. 7

È vietato dare alloggio nei locali ad uso abitazione ad un numero di persone superiore rispetto a quelli che sono i parametri indicati dalla Delibera di Giunta Comunale n. 439 del 25.5.1998 e dal Regolamento Edilizio, esclusi i membri del nucleo familiare di 1° grado.

l’errore lessicale specifica invece di specificazione, gli sbagli nella scelta delle preposizioni, e numerosissimi altri errori, incongruenze, oscurità che sono state scoperte in pochissimi minuti dai miei studenti di Tecniche di scrittura, con i quali ho discusso qualche parte del Regolamento, considerandolo un ottimo esempio di testo scritto in maniera indecorosa (al punto che non si capisce come il suo estensore sia riuscito a passare l’esame di terza media) e utile, quindi, per capire quali errori è necessario evitare.

Ma nella versione definitiva c’è un’ultima e inattesa chicca: l’articolo che stabilisce la data di entrata in vigore del degrado ha questa formulazione «Il presente Regolamento composto da n. 24 articoli entrerà in vigore dal».

entrata_vigoreCioè: nel testo pubblicato in rete (non so in quello allegato alla delibera) la data di entrata in vigore proprio non c’è. Per sapere se il Regolamento è in vigore, bisogna ricorrere alla copertina.

pessoanLascio a Fernando Pessoa il commento più appropriato a questo degradante disinteresse dell’attuale maggioranza del Comune di Padova per una scrittura chiara e corretta: «A sorte de um povo depende do estado da sua gramática. Não há grande nação sem propriedade de linguagem» (Fernando Pessoa, Aforismos e afins, Lisbona, Assírio & Alvim, 2003, p. 63; in italiano, nella traduzione di Guia Boni, Fernando Pessoa, La divina irrealtà delle cose. Aforismi e dintorni, Firenze, Passigli, 2004: «La fortuna di un popolo dipende dallo stato della sua grammatica. Non esiste grande nazione senza proprietà di linguaggio»). Potremmo parafrasare che una città non potrà mai essere grande senza proprietà di linguaggio. Se continua così, Padova è destinata a diventare, o a confermarsi (se preferite questa ipotesi),  piccola.

Il degrado linguistico del Comune di Padova. Epilogoultima modifica: 2014-10-12T18:29:18+02:00da cortmic
Reposta per primo quest’articolo