Ha fatto qualche piccolo giro della rete il cartello con il quale qualche dipendente dell’Università di Padova ha annunciato che il Rettore aveva deciso di far evacuare l’intera Università in seguito al terremoto del 29 maggio.
Certo, la paura può fare brutti scherzi, specie a proposito di evacuazione. Però, fa specie che nella sede centrale di una delle università più prestigiose d’Italia appaia un cartello con un evidente e pacchiano errore di ortografia. Anche il “Corriere del Veneto” ha pubblicato, con garbo, il cartello. E, pare, l’immagine con l’obbrobrioso errore è stata girata ad alcune scuole della città con un fax partito addirittura dall’Ufficio scolastico provinciale (ex Provveditorato agli studi) di Padova.
Ma le cose sono un po’ più complesse.
Alle 11.35 il “Mattino di Padova” aveva pubblicato una foto con il medesimo cartello, nel quale, però, la nostra parola era scritta correttamente.
Si possono fare tre ipotesi:
1. l’immagine è stata manipolata a posteriori, per creare la notizia. Ma i giornalisti del “Corriere del Veneto” giurano che la fotografia riproduce fedelmente quello che era davanti ai loro occhi, e non ho alcun motivo per non credergli;
2. uno spiritosone ha “corretto” il cartello, scritto originariamente con la regolarissima c;
3. qualche collega, ritenendo che evacuazione con la c fosse un errore di ortografia, ha rimesso a posto le cose, per restituire onore all’Università.
Credo che l’ipotesi vera sia la seconda; e anche se non lo è, mi piace crederlo: si dimostra che anche in situazioni di tensione ed emergenza si può ricorrere alla sdrammatizzante risorsa dell’ironia e dell’umorismo.
Però, c’è un altro commento da fare. In quanti ci sono cascati, e hanno preso per buona e indiscutibile la patente prova fotografica diffusa in rete? Come sempre, vale l’invito a esercitare, oltre a un sano senso dell’umorismo, un altrettanto sano spirito critico. Magari, tenendo bene a mente quanto illustrato in un’altra immagine che, nelle stesse ore, girava su facebook:
Un ammonimento che vale anche a proposito delle fotografie.