Il bagnasciuga e i luoghi comuni

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«Bisogna che, non appena il nemico tenterà di sbarcare, sia congelato su quella linea che i marinai chiamano del bagnasciuga», disse Benito Mussolini nel discorso del 24 giugno 1943, l’ultimo discorso tenuto a Palazzo Venezia, un mese prima della defenestrazione del 25 luglio. E una quindicina di giorni prima dello sbarco degli alleati in Sicilia (10 luglio), i quali non … Continua a leggere

Periodi ipotetici e norma interiorizzata

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Le discussioni sulla lingua che si sviluppano nelle reti sociali, a partire da Facebook, offrono un panorama molto interessante di quali sono le idee che i parlanti (quanto meno quelli più avveduti) hanno sulla lingua. Le reti sociali sono la nuova frontiera di queste discussioni, un tempo monopolio dei letterati, poi estese agli intellettuali riconosciuti, infine (prima grazie ai giornali, … Continua a leggere

Guandalini recidivo

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Circa un mese fa ho scritto un post per documentare la pessima scrittura di Maurizio Guandalini, «economista e giornalista», che aveva pubblicato un articolo nel quale apoditticamente sosteneva che l’unico vero modo per garantire qualità alla scuola italiana è la trasformazione dei contratti dei professori da contratti a tempo indeterminato a contratti a tempo determinato. Una tesi estrema, discutibilissima, ma … Continua a leggere

I pneumatici, gli pneumatici

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Nella pagina su Facebook della trasmissione radiofonica La lingua batte si intavolano spesso animate discussioni che affrontano problemi che a volte possono parere banali o assodati, ma che in realtà fanno venire dubbi e, almeno a me, la voglia di approfondire le questione. A volte scopro che questioni che sembrano essere pacifiche, basate su conoscenze consolidate, sono invece luoghi comuni, … Continua a leggere

La buona scuola e la cattiva scrittura

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So di appartenere a una categoria da alcuni osannata, da altri osteggiata: quella delle persone che, anche nel web, si occupano della lingua italiana, ne osservano gli usi pubblici (sia quelli scorretti, sia quelli corretti), criticano le produzioni linguistiche più inappropriate, inadeguate o sbagliate. A volte veniamo ostracizzati con l’appellativo di grammar nazi. Però, se è stato coniato addirittura un … Continua a leggere

Il degrado linguistico del Comune di Padova

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Lunedì prossimo il Consiglio comunale di Padova sarà chiamato ad approvare un nuovo Regolamento di polizia urbana, più ricco di divieti di quello attualmente in vigore. È pressoché certo che il regolamento verrà approvato, dal momento che il sindaco, come prevede l’attuale sistema elettorale, ha un’ampia maggioranza. Tutto questo è democraticamente normale, come sono democraticamente normali le proteste che da diverse … Continua a leggere

Accademia d’arte grammatica: lasciva

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Continuo a pubblicare le risposte che ho dato nella rubrica Accademia d’arte grammatica della trasmissione radiofonica La lingua batte. La risposta contenuta in questo post è andata in onda nella puntata del 26 aprile 2014 (il podcast è disponibile, come per tutte le puntate, nel sito della Rai). Wanda Turchetta ci propone la sua testimonianza. Leggo quello che ci ha … Continua a leggere

L’accento dei cognomi

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Matteo Renzi, nell’elencare i membri del suo governo, arrivato al Ministero dell’Economia,  ha annunciato il nome di Pier Carlo Pàdoan. Ma come Pàdoan? Tutte le volte, e negli ultimi anni è accaduto spessissimo, in cui Padoan è stato intervistato alla radio, è sempre stato chiamato Padoàn. È vero, Pier Carlo Padoan è “romano di padre torinese”, ma il cognome è … Continua a leggere

Chi di pronuncia ferisce di refuso perisce

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Nel «Venerdì di Repubblica» n. 1345 del 27 dicembre 2013, rubrica «Vizi&virtù», Piero Ottone se la prende, giustamente, con i giornalisti che, alla radio e alla televisione, pronunciano in maniera scorretta i nomi propri stranieri (per leggere il testo, fare click sull’immagine): «Sarebbe una bella cosa se i colleghi, prima della trasmissione, leggessero per proprio conto il testo, e si … Continua a leggere

L’apostrofo

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Faccio ammenda. Nell’ultimo blog avevo messo un apostrofo in più. Avevo scritto, a proposito di Geppi Patota (che ha lo stesso diminutivo di Geppi Cucciari, ma è un uomo, Giuseppe), che è un’idealista. Così, con l’apostrofo. Sbagliato. E, giustamente, Apollonio Discolo, alias Nunzio La Fauci, nel suo blog l’ha notato, documentato e criticato. A sua volta, Geppi Patota, che aveva … Continua a leggere