Accademia d’arte grammatica: lasciva

Continuo a pubblicare le risposte che ho dato nella rubrica Accademia d’arte grammatica della trasmissione radiofonica La lingua batte. La risposta contenuta in questo post è andata in onda nella puntata del 26 aprile 2014 (il podcast è disponibile, come per tutte le puntate, nel sito della Rai).

linguabatteWanda Turchetta ci propone la sua testimonianza. Leggo quello che ci ha scritto: «qualche giorno fa parlando con una signora di figli e dintorni, mi dice “vedi io cerco di essere una mamma non troppo lasciva, le regole vanno rispettate!”». Da perbenisti, dovremmo essere soddisfatti che una mamma non sia troppo lasciva, cioè “licenziosa, lussuriosa, impudìca” (prendo la definizione dei vocabolari), ma non credo che questa mamma amica di Wanda volesse dire questo. Voleva dire lassista, incrociandolo con “permissiva”: lassista + permissiva, e viene fuori lasciva, che però vuol dire tutta un’altra cosa. Il lapsus è sempre in agguato.

Una volta a Gian Antonio Stella, che pure ha una scrittura accurata, è sfuggito che Fausto Bertinotti aveva prima_pietraconcesso ai gruppi minori delle deleghe. Naturalmente voleva dire deroghe. Insomma, capita a tutti. Ma allora stracciamoci pure le vesti se tante matricole universitarie, nei test di accesso credono per esempio che dilapidare voglia dire “uccidere a sassate”: no, non è dilapidare è lapidare che ha questo significato. Ma poi non stracciamocele troppo: per stare in tema, «chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra».

Accademia d’arte grammatica: lascivaultima modifica: 2014-07-19T11:22:13+02:00da cortmic
Reposta per primo quest’articolo